Il demansionamento del dipendente integra una giusta causa di dimissioni: il giornalista utilizzato in un altro giornale con modalità tali da menomare la sua dignità può chiedere la risoluzione del rapporto con diritto alle indennità di licenziamento

Nota a Cass. 13 dicembre 2017, n. 29958

Francesco Belmonte

L’adibizione illegittima a mansioni inferiori giustifica, ai sensi dell’art. 2119 c.c., il recesso per giusta causa dal contratto di lavoro del prestatore, il quale, se assunto a tempo indeterminato, non solo non è tenuto al preavviso, ma ha diritto a ricevere –  in base a quanto previsto dal co.1, ult. periodo, della medesima disposizione – la relativa indennità sostitutiva.

A statuirlo è la Corte di Cassazione (13 dicembre 2017, n. 29958) che, conformemente ai precedenti gradi di giudizio, ha ritenuto sussistente una giusta causa di dimissioni nella condotta del datore di lavoro che demansiona un dipendente.

Nella specie, il lavoratore, assunto come direttore di una testata giornalistica, veniva invitato dalla società datrice a lasciare il proprio incarico per ricoprire, al fine “di studiare nuove iniziative”, il ruolo di vicedirettore di un’ulteriore rivista, appartenente al medesimo gruppo editoriale.

Tuttavia, nel mutato contesto aziendale, erano già presenti, oltre al direttore responsabile, un condirettore ed un altro vicedirettore. Pertanto, il nuovo incarico attribuito al dipendente “comportava in ogni caso un significativo arretramento gerarchico, laddove l’interessato non avrebbe più risposto direttamente all’editore, ma ad un direttore, ad un condirettore, in presenza per giunta di un altro vicedirettore”, impedendogli, peraltro, “di espletare la propria professionalità acquisita come direttore di testata, con le facoltà proprie di questo ruolo”, riconosciute dall’art. 6, ccnl giornalistico 1° aprile 2013.

Sulla scorta di tali considerazioni, i Giudici di legittimità, come correttamente rilevato dalla Corte distrettuale, hanno ritenuto che il demansionamento in questione giustificasse pienamente le dimissioni per giusta causa del dipendente, ai sensi degli artt. 2119 c.c. e 32 del ccnl di categoria, in base al quale: “nel casodi utilizzazione dell’opera del giornalista in altro giornale della stessa azienda con caratteristiche sostanzialmente diverse, utilizzazione tale da menomare la dignità professionale del giornalista, questi potrà chiedere la risoluzione del rapporto con diritto alle indennità di licenziamento (trattamento di fine rapporto e indennità di mancato preavviso) …”

(In senso conforme, si v. Cass. n. 14496/2005; Cass. n. 8589/2004 e Cass. n. 83/1986, in cui la Corte ha ritenuto sussistente una giusta causa di dimissioni nell’illecito demansionamento posto in essere dal datore di lavoro).

Dimissioni per giusta causa
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