La sharing economy, termine che unitamente a svariate altre denominazioni, definisce un sistema di relazioni commerciali tra soggetti, produttori o fornitori di beni o servizi, da un lato, e acquirenti o fruitori degli stessi, dall’altro, intermediati da una piattaforma informatica, resa disponibile, con o senza finalità di lucro, da un gestore si va imponendo, quale significativa novità del panorama economico, all’attenzione di ambienti scientifici e istituzionali, nazionali e sovranazionali, già da qualche tempo impegnati ad individuarne le caratteristiche, definirne il perimetro, tracciarne una regolamentazione.

Il presente saggio si concentra sul rapporto tra questa nuova realtà e il lavoro, assecondando la prospettiva prescelta in sede istituzionale che, nel circoscrivere il fenomeno a situazioni in cui l’attività del gestore della piattaforma si risolve nella mera intermediazione senza esorbitare, come é per alcune tra le più diffuse e note (Uber, Foodora), nella diretta produzione o fornitura del servizio intermediato, tende a superarne una lettura, propria dell’analisi giuslavoristica, in termini di rinnovata sottrazione dell’attività lavorativa alle regole ed alle garanzie della subordinazione, per valorizzare il più generale obiettivo della salvaguardia dei diritti fondamentali della persona nell’ambito di una relazione che resta di natura commerciale, connotata dall’autonomia dell’attività dell’operatore Obiettivo cui, secondo l’Autore, si rivela funzionale nell’ordinamento italiano la tutela di recente apprestata a favore dei lavoratori autonomi con la legge n. 81/2017 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale  e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”.

 

Sharing economy, which, together with several other denominations, defines a system of commercial relations between parties, producers or suppliers of goods or services on the one hand, and buyers or users of the same, on the other; marketed by an IT platform, made available, with or without profit making, by a manager is imposing, as a significant novelty of the economic landscape, towards the attention of national and supranational scientific and institutional environments, for some time engaged in identifying its characteristics, defining its perimeter, tracing its regulation.

This essay focuses on the relationship between this new reality and labour, supporting the chosen institutional perspective that, in narrowing down the phenomenon to situations where the activity of the platform manager carry out mere intermediation without exceeding, as some of the most popular and well-known do (Uber, Foodora), in direct production or supply of the intermediary service, tends to overcome a reading, which is the subject of the analysis of human rights, in terms of renewed subtraction of labour activity to the rules and the guarantees of subordination, in order to exploit the general objective of safeguarding the fundamental rights of the person in a relationship that remains of a commercial nature, characterized by the autonomy of the operator’s activity, which, according to the author,  the recent protection of self-employed workers by law no. 81/2017 remains functional in the Italian ordinance bearing “Measures to safeguard non-entrepreneurial self-employment and measures to encourage flexible articulation in times and places of subordinate employment “.

Link al sito della rivista

Laura Foglia, Sharing economy e lavoro: qualificazione giuridica e opzioni tecniche di regolazione – Abstract – DML
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