Prassi – INAIL – Comunicato 14 luglio 2020

Nel 2019 oltre 405mila infortuni sul lavoro e 628 casi
mortali, in aumento le malattie professionali denunciate

 

La Relazione annuale Inail sull’andamento
infortunistico e tecnopatico e sui risultati più rilevanti ottenuti
dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione
e degli investimenti, presentata a Palazzo Montecitorio, alla presenza del
presidente della Camera, Roberto Fico, dal presidente Franco Bettoni: “Per un
deciso cambio di passo sono necessarie azioni sinergiche, determinate e
responsabili da parte di tutti gli attori istituzionali, le parti sociali, il
mondo produttivo e la società civile”

Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, oggi
pomeriggio ha illustrato a Roma, nella Sala del Cavaliere di Palazzo
Montecitorio – alla presenza del presidente della Camera, Roberto Fico, e della
ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo – la Relazione
annuale sull’andamento di infortuni e malattie professionali nel 2019, sul
bilancio dell’Istituto e sui risultati più rilevanti ottenuti nell’ambito della
ricerca, delle politiche in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, e
degli investimenti. 

L’impegno nella lotta contro il Covid-19.
Accompagnato dal vicepresidente Paolo Lazzara, dai consiglieri di
amministrazione Teresa Armato, Cesare Damiano e Francesca Maione, e dal
direttore generale Giuseppe Lucibello, Bettoni ha aperto la sua relazione
riepilogando le numerose iniziative promosse dall’Inail negli ultimi mesi per
fronteggiare la pandemia da Covid-19, dalla piena tutela garantita ai
lavoratori contagiati, già a partire dal periodo di quarantena, alle azioni
volte ad assicurare livelli di protezione adeguati nella fase 2 dell’emergenza.
“In questo momento di estrema difficoltà – ha detto – l’Istituto ha reagito
prontamente e adottato misure e soluzioni organizzative volte al contenimento e
al contrasto del virus, in coerenza e in attuazione con i diversi provvedimenti
che dal mese di marzo si sono susseguiti in materia. Grazie alle importanti
azioni messe in campo, e tuttora in corso, è stato possibile continuare a
garantire i servizi per i lavoratori e le imprese, oltre a offrire un valido
sostegno alle vittime dell’epidemia e alle loro famiglie”.

Più della metà dei decessi avviene fuori
dell’azienda. Per quanto riguarda il trend infortunistico, le denunce pervenute
all’Inail nel 2019 sono state poco meno di 645mila, un numero sostanzialmente
stabile rispetto al 2018 (-0,09%). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono
poco più di 405mila, di cui circa il 18,6% avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè
in occasione di lavoro “con mezzo di trasporto” e “in itinere”, nel percorso di
andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. La flessione rispetto
all’anno precedente è molto più marcata per i casi mortali. I decessi
denunciati nel 2019, infatti, sono 1.156 (-8,5%) e quelli accertati “sul
lavoro” dall’Istituto 628 (-17,2%), di cui 362, pari al 57,6%, occorsi “fuori
dell’azienda” (52 casi sono ancora in istruttoria).

“Serve un impegno straordinario per fare della
sicurezza una vera priorità sociale”. “Per contrastare il dramma degli
incidenti sul lavoro – ha sottolineato Bettoni – sono necessarie azioni
sinergiche, determinate e responsabili da parte di tutti gli attori istituzionali,
le parti sociali, il mondo produttivo e la società civile. Proseguire nel
cammino tracciato è irrinunciabile, ma non ancora sufficiente. Per fare della
sicurezza una vera priorità sociale e attuare, finalmente, un deciso cambio di
passo occorre richiedere a tutti un impegno straordinario e, soprattutto,
prestare ascolto ai numerosi e autorevoli richiami del Capo dello Stato”.

In un decennio le patologie denunciate in crescita
del 40%. I dati del 2019 confermano il progressivo incremento delle denunce di
malattia professionale che ha caratterizzato l’ultimo decennio, in seguito alle
campagne di sensibilizzazione sulla tutela assicurativa e agli interventi
normativi che hanno ampliato l’elenco delle patologie che godono della
presunzione legale di origine lavorativa. Le 61.201 malattie denunciate nel
2019 sono il 2,9% in più rispetto all’anno precedente e oltre il 40% in più
rispetto al 2010. È stata riconosciuta la causa professionale al 36,7%, mentre
il 2,7% dei casi è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e
non i soggetti ammalati, che sono circa 43.700, il 40,3% dei quali per causa
professionale riconosciuta. I lavoratori con patologia asbesto-correlata sono
stati poco più di 1.500, quelli deceduti nel 2019 con riconoscimento di
malattia professionale 1.018 (il 24,6% in meno rispetto all’anno precedente),
di cui 212 per silicosi/asbestosi.

Posizioni assicurative e rendite. Nel 2019 l’Inail
ha censito circa 3.769.000 posizioni assicurative territoriali, con un lieve
aumento (+0,8%) rispetto al 2018. Al 31 dicembre erano in essere 692.198
rendite per inabilità permanente e ai superstiti (-2,37% rispetto al 2018). Le
rendite per inabilità e ai superstiti di nuova costituzione sono
complessivamente circa 17.400. Le prestazioni aggiuntive alla rendita a carico
del Fondo vittime dell’amianto hanno comportato una spesa di circa 49 milioni
di euro. La prestazione una tantum a favore dei malati di mesotelioma di
origine non professionale è stata pari a circa 2,2 milioni di euro. Per il 2020
l’importo di quest’ultima prestazione è stato elevato da 5.600 a 10mila euro.
Chi ne ha già beneficiato nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, inoltre,
può richiedere l’integrazione di 4.400 euro.

Erogate 7,6 milioni di prestazioni sanitarie. Nel 2019
sono state fornite circa 7,6 milioni di prestazioni sanitarie, l’83% richieste
a seguito di infortuni sul lavoro e il 17% per malattia professionale. Le
prestazioni per “prime cure” erogate presso i 120 ambulatori dell’Inail sono
state 675mila. Le prestazioni riabilitative effettuate dal Centro Protesi di
Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di
riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia
attivi in cinque regioni ammontano a oltre 218mila. Il Centro Protesi e le sue
filiali, in particolare, hanno erogato complessivamente 10.671 prestazioni di
assistenza protesica a favore di 5.979 assistiti: 4.208 infortunati sul lavoro
e 1.771 tra assistiti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) e privati. A
queste si aggiungono 18.300 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura
e igiene personale, per l’informatica, per la mobilità e la domotica, che hanno
interessato 9.182 assistiti. È proseguita inoltre l’attività di coinvolgimento
delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative, integrative
rispetto a quelle garantite dal Ssn, in favore dei disabili da lavoro, in
attuazione dell’accordo quadro del 2012. Grazie alle convenzioni attuative
stipulate, nel 2019 sono state erogate 485.315 prestazioni integrative
riabilitative a circa 18mila assistiti.

L’estensione della copertura assicurativa ai rider.
A gennaio di quest’anno, per effetto della legge
n. 128 del 2 novembre 2019, la copertura assicurativa Inail è stata estesa
ai rider, i ciclofattorini delle imprese di “delivery” addetti alle consegne a
domicilio, che ora possono fruire delle prestazioni previste in caso di
infortunio sul lavoro, anche di lieve entità, o di malattia professionale. Per
il presidente dell’Istituto, “è doveroso sottolineare il valore di questo
intervento, che vede l’Italia come primo Paese in Europa a procedere in tale
direzione, confermata, purtroppo, dalla pandemia che ha acceso di nuovo i
riflettori su questa categoria di lavoratori, particolarmente esposti al
rischio di contagio perché costretti a incontrare quotidianamente un gran
numero di persone e, in alcuni casi, sprovvisti dei necessari dispositivi di
protezione individuale”.

Attivata la polizza per i beneficiari del rdc, più
tutele per gli infortuni domestici. È stata inoltre attivata la polizza per i
beneficiari del reddito di cittadinanza, impegnati in progetti utili alla
collettività. Il premio, pari a 90 centesimi al giorno, è a carico dei Comuni.
Il 2019 è stato un anno significativo anche per la tutela degli infortuni
domestici, che la legge di bilancio ha rafforzato, ampliando la platea dei
beneficiari e migliorando le relative prestazioni. Oltre a predisporre la
disciplina attuativa delle nuove misure, l’Istituto ha realizzato un opuscolo
informativo contenente un vademecum completo su questa assicurazione.

Migliorate le prestazioni economiche per gli
assistiti. La legge di bilancio 2019 ha
migliorato anche le prestazioni economiche che spettano agli assistiti Inail.
Nel corso dell’anno è stata applicata la nuova tabella per l’indennizzo del
danno biologico in capitale, che si applica agli eventi verificatisi a partire
dal primo gennaio per i quali sia stata accertata una menomazione dell’integrità
psico-fisica di grado compreso tra il 6% e il 15%. Di conseguenza, il valore
degli importi dei relativi indennizzi ha registrato un aumento del 40%. Si
tratta, secondo Bettoni, “di piccoli passi, anche se significativi, verso un
graduale miglioramento complessivo delle prestazioni economiche, che
costituiscono un aspetto fondamentale della tutela dei lavoratori garantita
dall’Istituto. Ora è necessario proseguire con fermezza, promuovendo ogni
iniziativa utile per potenziarle ulteriormente, a partire dall’eliminazione
della cosiddetta franchigia, che purtroppo esclude dalla tutela i danni di
minore entità”.

Impegnati 2,2 milioni in progetti personalizzati per
il reinserimento lavorativo. Le modifiche apportate dal quadro normativo e
regolamentare in tema di reinserimento socio-lavorativo di infortunati e
tecnopatici hanno incentivato gli interventi per la conservazione del posto di
lavoro o l’inserimento in una nuova occupazione, a riprova dell’efficacia delle
misure di semplificazione e delle iniziative di sensibilizzazione messe in
campo dall’Istituto. Si registra, infatti, un costante incremento sia dei
progetti personalizzati presi in carico dall’Inail – 153 nel triennio e 76 nel
2019 – sia delle risorse impegnate, passate da soli 44mila euro nel 2018 a
oltre 2,2 milioni nel 2019. A questo proposito, Bettoni ha confermato l’impegno
dell’Istituto per far conoscere le opportunità a sostegno degli interventi per
la conservazione del posto di lavoro o per la ricerca di nuova occupazione,
attraverso la diffusione delle informazioni nei confronti dei diversi
interlocutori, il maggiore coinvolgimento dei patronati, la collaborazione con
l’Anpal, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di impiego, e il
potenziamento della capacità delle strutture Inail di attivare progetti
personalizzati, con la formazione delle diverse figure professionali coinvolte
nelle attività.

Con il nuovo sistema tariffario i tassi medi ridotti
di un terzo. Nell’ambito degli interventi promossi dall’Inail a sostegno delle
aziende, il 2019 è stato l’anno di concreta applicazione delle nuove tariffe
dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, aggiornate dopo vent’anni per essere adeguate ai profondi
cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro. L’operazione ha comportato un
abbattimento dei tassi medi del 32,72% e un minor onere per le imprese stimato,
a regime, in 1.700 milioni di euro annui, superando così di circa 500 milioni
la riduzione lineare applicata fino al 2019, prevista dalla legge di stabilità
2014. In attesa del completamento della revisione tariffaria, per le sole
gestioni premi speciali e settore agricoltura, non ancora interessate
dall’aggiornamento, è stata applicata la riduzione del 15,24% dei premi e
contributi dovuti dalle imprese, prevista dalla legge di stabilità 2014 per i
premi e contributi dovuti dalle imprese.

Per le imprese virtuose uno “sconto” di 140 milioni
per meriti di prevenzione. Per quanto riguarda l’impegno delle aziende
nell’attività di mitigazione dei rischi negli ambienti di lavoro, nel 2019 si
sono avute circa 28.500 istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di
prevenzione, con una riduzione del premio assicurativo per le imprese virtuose
di circa 140 milioni di euro. In settembre è stata inoltre disposta la
riduzione del 7,38% del premio dovuto per il 2019 a favore delle circa 300mila
imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2017-2018, a
cui sono stati destinati 27 milioni di euro. Altre riduzioni del premio hanno
riguardato la pesca e la navigazione. Nel frattempo è proseguito il piano per
co-finanziare, con incentivi a fondo perduto fino al 65% del costo complessivo,
i progetti per la sicurezza promossi dalle imprese. Grazie alle prime nove
edizioni del bando Isi sono stati realizzati quasi 32mila progetti, presentati
soprattutto da micro e piccole aziende con meno di 15 dipendenti.

Quasi 50mila i lavoratori regolarizzati in seguito
ai controlli. Nel 2019 è proseguita l’azione di controllo amministrativo
dell’Inail, per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di
assicurazione e il contrasto all’evasione. Delle 15.503 aziende controllate,
l’89,22% sono risultate irregolari. I lavoratori regolarizzati in seguito ai
controlli sono stati 49.827 (+16% rispetto al 2018), di cui 45.455 irregolari e
4.372 “in nero”. Sono state inoltre accertate retribuzioni imponibili evase per
circa 3,1 miliardi di euro e richiesti premi per circa 50 milioni di euro. Le
indagini ispettive relative a infortuni mortali, gravi, in itinere e a malattie
professionali sono state circa 2.800. I risultati raggiunti confermano
l’efficacia della procedura informatica di “business intelligence” e il grande
lavoro svolto dai 269 ispettori dell’Istituto (erano 284 nel 2018).

Avviato il piano delle attività di ricerca per il
triennio 2019-2021. Nel primo anno del piano delle attività di ricerca
2019-2021 è stata consolidata la strategia della rete scientifica di
eccellenza, attraverso il modello della ricerca in collaborazione che si concretizza,
in massima parte, con i progetti attivati con il bando competitivo Bric, giunto
alla quarta edizione. Si sono conclusi, in particolare, tutti i 62 progetti
approvati con l’edizione del 2016. Parallelamente sono stati avviati i 14
progetti scelti con il bando del 2018 e lo scorso dicembre è terminata la
procedura del bando Bric 2019, con l’affidamento di 64 nuovi progetti. In
complesso negli ultimi quattro anni sono stati attivati progetti in
partenariato per un totale di circa 35,8 milioni di euro.

La robotica al centro delle sperimentazioni in campo
protesico e riabilitativo. Nel frattempo prosegue la sinergia con università ed
enti di ricerca, confermata e rafforzata attraverso l’approvazione, alla fine
del 2019, dei progetti di ricerca in campo protesico e riabilitativo che,
sfruttando le potenzialità offerte dalla robotica, sono destinati a produrre
risultati di impatto rilevante sulla qualità della vita delle persone con
disabilità e a sperimentare trattamenti più efficaci, con l’obiettivo di ridurre
i tempi di recupero post-infortunio e migliorare i percorsi riabilitativi. In
questo ambito, alle collaborazioni ormai consolidate con l’Istituto italiano di
tecnologia, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università Campus
Bio-Medico di Roma, il Cnr, il Politecnico di Milano e l’Istituto ortopedico
Rizzoli di Bologna, si sono aggiunti nuovi rapporti di partenariato.

La collaborazione del Centro Protesi con la
Northwestern University di Chicago. In dicembre il Centro Protesi Inail ha
stipulato un contratto di ricerca con la Northwestern University di Chicago,
finalizzato a sviluppare studi comparativi su tecniche idrostatiche per la
realizzazione di invasature di protesi. Il progetto, finanziato dal
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti con due milioni e mezzo di euro,
rappresenta un’ulteriore conferma della dimensione internazionale delle
attività scientifiche svolte nella struttura di Vigorso di Budrio.

Il coinvolgimento nei “competence center” per il
trasferimento tecnologico. L’Istituto svolge anche un ruolo di primo piano per
il raggiungimento delle finalità dei “competence center”, costituiti nel 2018
dal Ministero dello Sviluppo economico in attuazione del piano nazionale
Industria 4.0, per agevolare il trasferimento tecnologico verso le micro,
piccole e medie imprese italiane e colmare il gap informativo/formativo tra
soluzioni digitali disponibili e mancanza di adeguate professionalità dei
lavoratori. L’Inail, già partner pubblico di Artes 4.0, Made e Cyber 4.0,
dedicati rispettivamente agli ambiti della robotica, del settore manifatturiero
e della sicurezza informatica, nel marzo di quest’anno ha aderito formalmente
anche al centro di competenza Start 4.0 condotto dal Cnr e dall’Università di
Genova, per la sicurezza e ottimizzazione di infrastrutture strategiche come
porti, trasporti, energia e settore idrico.

Per l’edilizia scolastica stanziati 650 milioni di
euro. Nell’ambito della pianificazione triennale, le attività di investimento
sono state intense e rilevanti anche nel 2019. Continua, in particolare,
l’impegno a sostegno dei piani di edilizia scolastica, con uno stanziamento
complessivo di 650 milioni di euro. Con i piani di investimento adottati a
partire dal triennio 2014-2016, l’Inail ha messo in campo una strategia
articolata e ad ampio raggio, contribuendo alla messa in sicurezza e alla
riqualificazione del patrimonio immobiliare scolastico. Il mondo della scuola,
infatti, rappresenta per l’Istituto uno degli ambiti privilegiati di intervento
per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza e il valore della
prevenzione, facendo leva sulla formazione e il coinvolgimento delle nuove
generazioni.

Al via l’istruttoria per le scuole innovative
selezionate dal Miur. Per la realizzazione di scuole innovative dal punto di
vista architettonico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza
strutturale e antisismica, nel 2019 è stata avviata l’istruttoria per tutti i
56 interventi selezionati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (Miur).

Sulla base della pianificazione presentata dagli
enti locali coinvolti, nel corso del triennio 2020-2022 si dovrebbe giungere
alla consegna e all’approvazione dei progetti esecutivi necessari per appaltare
le opere. Per quanto riguarda i poli per l’infanzia, invece, sono 38 le
iniziative segnalate all’Inail dal Miur e inserite nel relativo programma di
attuazione.

Le iniziative immobiliari a elevata utilità sociale
e gli interventi di edilizia sanitaria. Nel frattempo continua il percorso di
realizzazione delle iniziative immobiliari a elevata utilità sociale inserite
nei piani triennali di investimento dell’Istituto, nell’ambito del programma di
interventi avviato con la legge di bilancio 2015. Nel 2019, in particolare,
sono stati avviati due cantieri per la costruzione di una nuova scuola
secondaria a Vaprio d’Adda, in provincia di Milano, e per la realizzazione di
una casa di riposo nel Comune di Pederobba, in provincia di Treviso. È
proseguita, inoltre, l’istruttoria delle 33 iniziative ancora attive. Sui 49 interventi
urgenti di edilizia sanitaria individuati come valutabili dall’Inail con
decreto del presidente del Consiglio del 24 dicembre 2018, circa la metà delle
aziende ospedaliere e sanitarie interessate ha presentato la documentazione
propedeutica alla realizzazione dell’investimento, ma non sono ancora pervenuti
i progetti appaltabili.

La partecipazione ai fondi di investimento. Per
quanto riguarda gli investimenti in forma indiretta, proseguono le attività
connesse alla partecipazione dell’Inail ai fondi di investimento immobiliari
chiusi “i3-core”, “i3-Inail” e “i3-Università”, gestiti da Invimit Sgr Spa. Nel
corso del 2019 è stato attivato il procedimento per un ulteriore conferimento
di 11 immobili al fondo “i-3Inail”, mediante la sottoscrizione di 30 quote per
l’importo complessivo di circa 17,3 milioni di euro. Continuano anche gli
investimenti nel Fondo QuattroR, con contributi per circa 25 milioni.

Positivo il risultato economico-finanziario, le
riserve tecniche oltre quota 34 miliardi. I dati del preconsuntivo 2019
mostrano che l’Istituto ha avuto entrate di competenza per 9 miliardi e 833
milioni di euro, pari a circa 749 milioni in meno rispetto al 2018. Le uscite
di competenza si sono attestate a 8 miliardi e 626 milioni, con prestazioni
istituzionali in diminuzione di circa il 2%. Sono positivi il risultato
finanziario e il risultato economico. Le riserve tecniche sono pari a circa 34
miliardi e 100 milioni, coperte per oltre il 91% da liquidità versata alla
Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.

Quattro impegni per il futuro di rilevanza
strategica. Per il prossimo futuro sono quattro gli impegni più importanti, per
rilevanza strategica, indicati dal presidente dell’Inail: il completamento
della revisione tariffaria, il miglioramento delle prestazioni economiche,
l’ulteriore rafforzamento delle azioni finalizzate al reinserimento
socio-lavorativo e l’estensione della tutela dell’Istituto ai soggetti non
assicurati. “Dopo la recente introduzione dell’obbligo assicurativo per i rider
– ha sottolineato Bettoni a questo proposito – bisogna estendere la stessa
protezione agli oltre tre milioni e mezzo di lavoratori che tuttora non possono
accedere a rendite o indennizzi in caso di infortunio o malattia professionale.
La sentenza della Cassazione dello scorso gennaio, che ha riconosciuto la
possibilità di applicare tutele rafforzate anche alle forme di lavoro di nuovo
profilo che si collocano tra subordinazione e autonomia, la rende un’ipotesi
concretamente percorribile. L’Istituto, per quanto gli compete, è pronto come
sempre a fare la sua parte”.

“Superare vincoli normativi che incidono su
operatività e autonomia dell’Istituto”. Per rendere concrete queste intenzioni
e portare a termine le altre iniziative destinate a lavoratori e imprese,
l’auspicio di Bettoni è che “l’attuale sistema di vincoli normativi, che
continua a incidere sulle potenzialità operative dell’Istituto e sulla sua
autonomia, possa essere superato, consentendo all’Inail di attingere a una
parte dei 31 miliardi accantonati nel corso degli anni presso la Tesoreria
dello Stato”.

Prassi – INAIL – Comunicato 14 luglio 2020
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