Il comportamento del datore di lavoro che isola e successivamente espelle dall’organizzazione aziendale il dirigente che aveva criticato il mancato comportamento innovativo dell’istituto di credito costituisce una ingiusta e arbitraria reazione a comportamenti legittimi. Il conseguente recesso è pertanto nullo
Licenziamento disciplinare e pendenza di un procedimento penale
Il datore di lavoro non deve necessariamente attendere l’esito del giudizio penale per procedere alla contestazione disciplinare, atteso che la presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva (art. 27, co. 2, Cost.) concerne le garanzie relative alla pretesa punitiva
Licenziamento per giusta causa di lavoratore con qualifica di quadro per inosservanza dell’orario di lavoro
I quadri, salvo eccezioni, hanno l’obbligo di rispettare l’orario di lavoro previsto dal CCNL. Nota a Cass. (ord.) 6 aprile 2025, n. 9081 Fabrizio Girolami
Molestie sessuali e licenziamento per giusta causa
Il licenziamento di una lavoratrice che abbia molestato sessualmente un collega è legittimo avuto riguardo alle modalità oggettive e soggettive con le quali la condotta è stata posta in essere, all’incisione del comportamento sulle dinamiche lavorative ed alla presenza di
Licenziamento per superamento del comporto per assenze causate da violazione degli obblighi formativi
Se il comporto è superato per fatto imputabile al datore di lavoro, il recesso è nullo. Nota a Cass. (ord.) 27 marzo 2025, n. 8072 Fabrizio Girolami
Invalidità del patto di prova
Il patto di prova tra genericità e invalidità: la tutela del lavoratore e le conseguenze del licenziamento in assenza di un valido patto di prova, nel contesto del d.lgs. n. 23/2015. Nota a Trib. Treviso 30 aprile 2025 n. 333
Molestie sessuali e giusta causa di licenziamento
Il licenziamento per bacio non consensuale alla collega è legittimo Nota a App. Torino 17 marzo 2025, n. 150 Fabrizio Girolami
Lavoratore disoccupato: diritto all’APE sociale anche senza fruizione dell’indennità di disoccupazione
L’accesso all’APE sociale va riconosciuto, in presenza degli altri requisiti previsti dalla legge, anche ai lavoratori che non abbiano, in precedenza, beneficiato dell’indennità di disoccupazione perché non spettante. Nota a Cass. 25 marzo 2025, n. 7846 Sonia Gioia
Insussistenza del motivo oggettivo di licenziamento
Nel caso di insussistenza del fatto addotto come giustificato motivo oggettivo di licenziamento, al lavoratore, in seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale n. 128/2024, spetta la tutela reale c.d. debole. Nota a Cass. (ord.) 9 marzo 2025, n. 6221 Francesco
Smart working: esclusione della possibilità di recesso
Il licenziamento fondato sul rifiuto del lavoratore di recedere dalla modalità di lavoro agile, in presenza di un’espressa esclusione di tale diritto datoriale, è illegittimo. Nota a Trib. Ancona 1 marzo 2025, n.r.g. 1777/2024 Flavia Durval