Il carattere ritorsivo del licenziamento può essere provato dal lavoratore sulla base di elementi indiziari da valutare nel loro complesso e in correlazione tra loro. Nota a Cass. 4 aprile 2019, n. 9468 e ad App. Bologna 30 aprile 2019,
Licenziamento ritorsivo
Il lavoratore licenziato che sostenga l’intento ritorsivo alla base del recesso è tenuto a provare la sussistenza del motivo illecito determinante. Nota a Cass. 23 novembre 2018, n. 30429 Sonia Gioia
Licenziamento discriminatorio e ritorsivo
Diversamente dal recesso per ritorsione nei confronti del lavoratore, il licenziamento discriminatorio è nullo indipendentemente dalla motivazione addotta. Il licenziamento discriminatorio, infatti, non richiede un motivo illecito, né postula che esso sia esclusivo e determinante, come accade per il licenziamento