Il licenziamento è legittimo solo nell’evenienza in cui si superi il periodo di comporto. Nota a Cass. 27 aprile 2023, n. 11174 Francesco Belmonte
I requisiti di legittimità del licenziamento per scarso rendimento
È onere del datore provare il notevole inadempimento degli obblighi lavorativi. Nota a Cass. (ord.) 6 aprile 2023, n. 9453 Fabrizio Girolami
Il licenziamento intimato per “scarso rendimento” per precedenti illeciti disciplinari già contestati è illegittimo
La Cassazione conferma il divieto di esercizio del potere disciplinare due volte in relazione al medesimo fatto (ne bis in idem). Nota a Cass. (ord.) 19 gennaio 2023, n. 1584 Fabrizio Girolami
Scarso rendimento di un dipendente ASL e decorrenza della procedura disciplinare
Il termine perentorio per la conclusione del procedimento disciplinare decorre dal momento dell’acquisizione, da parte l’Amministrazione datrice di lavoro, di una notizia di infrazione di contenuto tale da consentire di pervenire ad una formulazione dell’atto di contestazione. Nota a Cass.
Nullo il licenziamento senza il superamento del periodo di comporto
Le assenze, ripetute e costanti, del lavoratore per malattia legittimano il licenziamento per giustificato motivo oggettivo solo se è superato il periodo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, determinato secondo equità. Nota a Cass. 7 dicembre 2018,
Licenziamento per scarso rendimento e assenze per malattia
Lo scarso rendimento integra un’ipotesi soggettiva di recesso la cui ricorrenza è esclusa nel caso di malattie del lavoratore. Nota a Cass., ord., 8 maggio 2018, n. 10963 Francesco Belmonte
Licenziamento per scarso rendimento soggettivo: gli indici che lo legittimano
È illegittimo il recesso se il datore non prova la negligenza del lavoratore Nota a Cass. 10 novembre 2017, n. 26676 Francesco Belmonte
Scarso rendimento, inadempimento del lavoratore e illeciti precedenti.
Lo scarso rendimento è legato ad un inadempimento del lavoratore, notevole ed a lui imputabile, che non può essere sanzionato esercitando due volte il potere disciplinare per il medesimo inadempimento. Nota a Cass. 14 febbraio 2017, n. 3855 Donatella Casamassa