La decisione del dipendente di rassegnare le proprie dimissioni dopo aver subìto un trasferimento ad altra sede distante oltre 50 km deve ritenersi, a prescindere dalla legittimità o meno del provvedimento datoriale, una scelta non volontaria, imputabile a terzi, e
Dimissioni per giusta causa del lavoratore che rifiuta il trasferimento e diritto alla NASpI
La decisione del prestatore di dimettersi dopo aver subìto un trasferimento ad altra sede distante oltre 50 km deve ritenersi, a prescindere dalla legittimità del provvedimento datoriale, una scelta non volontaria, imputabile a terzi e dà diritto all’indennità di NASpI.
Viaggi comandati e retribuzione
Il tempo per recarsi sul luogo di svolgimento delle proprie mansioni rientra nell’orario di lavoro e va retribuito solo se costituisce modalità di esecuzione della prestazione. Nota a Cass. 29 aprile 2021, n. 11338 Sonia Gioia
Autisti di trasporto urbano: legittimo rifiutare le mansioni di controllo biglietti per protesta sindacale
L’astensione collettiva da mansioni accessorie rispetto a quelle contrattuali può costituire metodo di protesta sindacale, come tale non sanzionabile disciplinarmente. Se il datore decide comunque di applicare la sanzione, quest’ultima può solo essere annullata dal giudice e non riproporzionata. Nota
Configurabilità dell’infortunio in itinere
L’incidente stradale occorso al dipendente, durante il tragitto per raggiungere con la propria automobile il luogo di lavoro, non integra un infortunio in itinere se l’utilizzo del mezzo privato non sia necessitato. Nota a Cass. 25 settembre 2018, n. 22670
Guida senza sosta dell’autobus: il risarcimento per danno da stress non è automatico.
Kevin Puntillo Nota a Cass. 21 marzo 2016, n. 5538 Nell’ipotesi di danno da stress lavorativo o usura psicofisica, derivante dal mancato godimento di soste obbligatorie durante la conduzione di automezzi adibiti al trasporto pubblico, si versa nella categoria unitaria