Il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, punito ai sensi dell’art. 603-bis c.p., non trova applicazione nei settori che si avvalgono di prestazioni di lavoro di tipo intellettuale, essendo la sua operatività circoscritta alle sole attività manuali. Nota
Ruolo di amministratore e di lavoratore subordinato nella medesima società
Le qualità di amministratore e di lavoratore subordinato di una stessa società di capitali, in presenza del vincolo di subordinazione, sono cumulabili. Nota a Trib. Potenza, 28 novembre 2024 Pamela Coti
Sulla natura autonoma o subordinata della professione di avvocato
Respinto il ricorso di un avvocato volto ad ottenere il riconoscimento del carattere subordinato del proprio rapporto di lavoro. La Cassazione ha confermato la natura autonoma dell’attività professionale svolta dal medesimo sul presupposto che il ricorrente aveva svolto la propria
Retribuzione sproporzionata e reato di sfruttamento del lavoro
La reiterata corresponsione di un salario sproporzionato rispetto alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e che non assicuri al dipendente e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa costituisce un indice di sfruttamento idoneo ad integrare il reato
Decadenza dalla NASpI e onere della prova
Ai fini della decadenza dalla fruizione della NASpI, l’onere di dimostrare che l’attività svolta sia di natura subordinata o che il reddito sia superiore a quello esente da imposizione fiscale spetta all’INPS. Nota a Trib. Monza 15 gennaio 2024, n.
Riders e tutela previdenziale
Riscontrata nel rapporto di lavoro dei riders con una società di consegne di cibo tramite piattaforma, la qualifica di prestazioni etero-organizzate dal committente ex art. 2, D.Lgs. n. 81/2015, con conseguente applicabilità agli stessi della disciplina del lavoro subordinato anche per i profili previdenziali. Il
Qualificazione dei rapporti di lavoro dei riders
I riders sono lavoratori dipendenti. Pertanto la Uber Eats va condannata per condotta antisindacale, avendo proceduto al recesso nei confronti di tutti i propri riders senza avviare la procedura dei licenziamenti collettivi ai sensi della L. n. 223/1991. Nota a Trib. Milano 28
Lo status di lavoratore e la nozione dei riders secondo la CGUE nonché nel Regno Unito, in Francia e in Spagna
Giuseppe Catanzaro
Medico libero professionista e recesso (Trib. Roma 16 febbraio 2023, R.G. n. 11007/2021)
In assenza della prova della subordinazione, il recesso dal contratto di lavoro libero professionale di un medico non costituisce “licenziamento”. Al fine di accertare la natura autonoma o subordinata dell’attività del medico libero professionista occorre verificare l’intensità dell’etero-organizzazione della prestazione.
Abuso di contratti di collaborazione a termine nella P.A. e riconoscimento del T.F.R.
Il divieto di conversione dei co.co.co. a termine illegittimi non preclude il riconoscimento del T.F.R. qualora il giudice accerti che, in fatto, il collaboratore ha svolto prestazioni di natura subordinata. Nota a Cass. (ord.) 13 febbraio 2023, n. 4360 Fabrizio