La legittimità del recesso intimato al dipendente, al termine della sua carcerazione preventiva, va verificata tenendo conto dei criteri di valutazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo senza oneri di repêchage. Nota a Cass. 10 marzo 2021, n. 6714 Sonia
Licenziamento ritorsivo, elementi che evidenziano la ritorsione e onere probatorio
Il carattere ritorsivo del licenziamento può essere provato dal lavoratore sulla base di elementi indiziari da valutare nel loro complesso e in correlazione tra loro. Nota a Cass. 4 aprile 2019, n. 9468 e ad App. Bologna 30 aprile 2019,
Nullo il licenziamento senza il superamento del periodo di comporto
Le assenze, ripetute e costanti, del lavoratore per malattia legittimano il licenziamento per giustificato motivo oggettivo solo se è superato il periodo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, determinato secondo equità. Nota a Cass. 7 dicembre 2018,
Licenziamento ritorsivo
Il lavoratore licenziato che sostenga l’intento ritorsivo alla base del recesso è tenuto a provare la sussistenza del motivo illecito determinante. Nota a Cass. 23 novembre 2018, n. 30429 Sonia Gioia
Licenziamento economico e controllo giudiziale
Il giudice deve limitarsi a verificare la reale sussistenza delle ragioni giustificanti il recesso. Nota a Cass. 10 maggio 2018, n. 11328 Francesco Belmonte
La motivazione del licenziamento
Una motivazione generica equivale ad un’omissione della comunicazione dei motivi alla base del recesso Nota a Cass. 26 giugno 2017, n. 15877 Osvaldo Landolfi
Contenuto e limiti del diritto di critica del lavoratore
Il rispetto dei principi di continenza formale e sostanziale nella manifestazione del dissenso del lavoratore esclude la giusta causa di licenziamento. Nota a Cass. 25 ottobre 2016, n. 21649 Michela Santucci La lettera con cui il lavoratore denuncia di aver
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: riorganizzazione aziendale, eccessiva onerosità, insindacabilità delle scelte datoriali e repêchage.
Francesco Belmonte Nota a Tribunale di Milano, sez. lavoro, 16 febbraio 2016 È legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovuto ad una riorganizzazione dell’attività aziendale – cui consegue la soppressione della posizione lavorativa del dipendente, divenuta eccessivamente onerosa –