I reati commessi fuori dal rapporto di lavoro e in un’epoca antecedente all’instaurazione dello stesso non configurano una giusta causa di licenziamento, se non sia venuto meno il vincolo fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro. Nota a Cass. 20
Retribuzione contrattuale collettiva e profili di conformità all’art. 36 Cost.
La determinazione della “giusta retribuzione” può essere effettuata secondo equità Nota a Trib. Milano 20 luglio 2023, n. 2251 Fabrizio Girolami
Criteri di valutazione della giusta causa di licenziamento
La proporzionalità della sanzione espulsiva deve essere valutata avendo riguardo all’entità dell’inadempimento e della colpa, nonché della grave incidenza di essi sull’elemento della fiducia che il datore di lavoro deve poter riporre sul lavoratore ai fini della prosecuzione del rapporto.
Mancata iscrizione all’albo del collaboratore fisso e giusta retribuzione
Il giornalista collaboratore fisso non iscritto all’albo ha diritto, in base all’art. 2126 c.c., anche alla contribuzione previdenziale. Nota a Cass. 4 febbraio 2019, n. 3177 Paolo Pizzuti
Giusta retribuzione del giornalista
Alla prestazione di natura giornalistica, pur se diversamente qualificata nel contratto formalizzato, va applicato il contratto collettivo dei giornalisti quale fonte più idonea ad assicurare il rispetto del principio costituzionale della giusta retribuzione (art. 36). Nota a Cass. 1 febbraio