L’ottemperanza all’ordine giudiziale di reintegrazione a seguito di annullamento del licenziamento ex art. 18 Stat. lav. implica il ripristino della posizione di lavoro del dipendente, il cui reinserimento nell’attività lavorativa deve quindi avvenire “nella sede precedentemente assegnata e nelle mansioni
Mancata liquidità e obbligo di pagamento
Il mancato pagamento degli importi pattuiti in un verbale di conciliazione non è giustificato dalle difficoltà economiche sopravvenute per effetto della pandemia da Covid-19 Nota a Trib. Como (ord.) 6 agosto 2020 Silvia Rossi
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 Dirigente scolastico, Restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale, Incarico non autorizzato dalla amministrazione datrice di lavoro, Elenco delle attività espletabili senza
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12485
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12485 Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, Demansionamento e dequalificazione, Lesione dell’equilibrio psico-fisico e della personalità morale, Lavoratore rimasto, per un prolungato periodo, del tutto inattivo, privato di ogni compito e
Buona fede, correttezza ed eccezione di adempimento
L’obbligo di buona fede oggettiva o correttezza, costituisce un autonomo dovere giuridico implicante, al pari del dovere di correttezza, un obbligo di reciproca lealtà di condotta che deve presiedere sia all’esecuzione del contratto che alla sua formazione ed interpretazione, accompagnandolo,
Rifiuto della prestazione motivato da inadempimento datoriale in materia di sicurezza
L’inadempimento del lavoratore può trovare giustificazione nella mancata adozione da parte del datore di lavoro delle misure di sicurezza c.d. innominate che egli è tenuto ad osservare, ai sensi dell’art 2087 c.c., accanto alle misure c.d. nominate espressamente e specificamente
Adibizione a mansioni inferiori e rifiuto della prestazione
Il lavoratore può rifiutarsi di adempiere solo in caso di totale inadempimento del datore di lavoro. Nota a Cass. (ord.) 3 ottobre 2018, n. 24118 Valerio Di Bello
Rifiuto di accettare il trasferimento e licenziamento illegittimo
Il licenziamento del lavoratore che, in luogo di assumere servizio nell’unità produttiva in cui sia trasferito, offra la sua prestazione nel luogo in cui la svolgeva in precedenza, ricevendo un rifiuto a riceverla, è illegittimo. Nota a Cass. 25 settembre
Insubordinazione e licenziamento “a causa di matrimonio”
Il lavoratore che lamenti l’imposizione di ordini professionalmente dequalificanti e la privazione di funzioni istituzionali non può rifiutare la prestazione, salvo il caso di inadempimento totale del datore di lavoro, né può invocare la nullità del licenziamento per causa di matrimonio,
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 gennaio 2018, n. 1765
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