Il licenziamento di un dirigente di banca in violazione del patto di stabilità è illegittimo e dà diritto all’indennità supplementare di cui al ccnl di settore. L’interpretazione dell’accordo collettivo fornita dal giudice non è sindacabile in sede di legittimità. Nota
Ritorsiva la revoca delle agevolazioni ai dipendenti che abbiano agito nei confronti della società datrice
La revoca delle facilitazioni di viaggio ai lavoratori che abbiano promosso un giudizio nei confronti dall’azienda datrice di lavoro ha natura ritorsiva e, in quanto tale, è nulla. Nota a Trib. Milano 23 gennaio 2024, R.G. n. 10152/2023 Sonia Gioia
Criteri di accertamento del licenziamento nullo
In materia di licenziamento per motivo illecito, il lavoratore deve provare, anche solo presuntivamente, che l’intento ritorsivo del datore di lavoro è stato l’elemento determinativo ed esclusivo della volontà di recedere. Nota a Cass. ord. 19 dicembre 2023, n. 35480
Rifiuto del part-time e licenziamento
Nel caso in cui il lavoratore rifiuti di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part time è possibile il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Nota a Cass. (ord.) 9 maggio 2023, n. 12244 Flavia Durval
Licenziamento ritorsivo e onere della prova
Spetta al datore di lavoro escludere la ritorsività del licenziamento, provando la sussistenza dei motivi posti a fondamento dello stesso. Nota a Trib. Busto Arsizio 18 aprile 2023, R.G. n. 21/2023 Pamela Coti
Organizzazioni di tendenza e licenziamento ritorsivo
Il licenziamento determinato da motivo di ritorsione è nullo e comporta la reintegrazione del lavoratore anche nelle c.d. organizzazioni di tendenza. Nota a Cass. (ord.) 7 marzo 2023, n. 6338 Alfonso Tagliamonte
Registrazioni del dipendente per tutela dei propri diritti e ritorsività del licenziamento
Le registrazioni per provare il mobbing e il demansionamento non richiedono il consenso dell’interessato. Nota a Trib. Nola 28 dicembre 2020, n. 3799 Fabrizio Girolami
Licenziamento ritorsivo per asserita soppressione della posizione di lavoro
L’esistenza di un clima conflittuale con i vertici aziendali e l’assunzione di un nuovo lavoratore nella stessa posizione del licenziato costituiscono elementi di prova della ritorsività del licenziamento. Nota a Trib. Milano, ord., 11 settembre 2020, n. 22238 Fabrizio Girolami
Ritorsivo il licenziamento del dipendente ammalatosi subito dopo la stabilizzazione del contratto
Il provvedimento espulsivo irrogato ad un lavoratore che aveva iniziato un periodo di malattia, pochi giorni dopo la trasformazione del rapporto a termine in contratto a tempo indeterminato, ha natura ritorsiva e, in quanto tale, è nullo. Nota a Trib.
Licenziamento ritorsivo: dimostrabile anche per presunzioni
L’intento di rappresaglia, determinante ai fini del provvedimento espulsivo, può essere provato dal lavoratore anche sulla base di elementi indiziari. Nota a Cass. 17 giugno 2020, n. 11705 Matteo Iorio