Ai fini della concessione dell’indennità di NASpI, il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo, negli ultimi 12 mesi antecedenti la cessazione del rapporto, risulta integrato da ogni giornata che dia luogo al diritto del lavoratore alla retribuzione e alla
Diritto alla Naspi e apertura della liquidazione giudiziale
Il lavoratore ha il diritto a percepire l’indennità di disoccupazione NASpI (con relativo accredito contributivo) a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro da individuarsi, ai sensi dell’art. 189, Codice della crisi di impresa (D.lgs. n. 14/2019, come sostituito dal D.lgs. n.
Lavoro autonomo e decadenza della Naspi
A carico del prestatore che, durante il periodo in cui percepisce la NASPI, intraprenda un lavoro autonomo o una impresa individuale, la legge (art. 10, D.lgs. n. 22/2015) prevede l’obbligo di informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività, dichiarando il
Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a seguito di rifiuto del trasferimento e diritto all’APE sociale
La risoluzione consensuale del contratto di lavoro per rifiuto opposto dal lavoratore al trasferimento ad altra sede produttiva situata a notevole distanza dalla propria residenza dà luogo ad un’ipotesi di disoccupazione involontaria, con conseguente diritto, in presenza degli altri requisiti
Naspi e dimissioni per giusta causa
Il lavoratore ha diritto alla NASPI anche a seguito di dimissioni per giusta causa in quanto sussiste il requisito della involontarietà della perdita dell’occupazione. Nota a Trib. Bari 16 settembre 2024, n. 3032 Pamela Coti
Diritto alla NASpI anche per il lavoratore reintegrato
Nel caso di annullamento del licenziamento, qualora l’indennità risarcitoria riconosciuta con la c.d. tutela reale “debole” sia inferiore al periodo di disoccupazione, il lavoratore mantiene il diritto alla NASpI. Nota a Trib. Milano 23 luglio 2024, n. 2964 Francesco Belmonte
Dimissioni per giusta causa per omesso riconoscimento del corretto livello contrattuale e diritto alla NASpI
La decisione del dipendente di risolvere il contratto di lavoro per giusta causa in conseguenza del mancato riconoscimento, da parte del datore di lavoro, del livello contrattuale corrispondente alle mansioni effettivamente svolte deve ritenersi una scelta non volontaria, imputabile a
Decadenza dalla NASpI e onere della prova
Ai fini della decadenza dalla fruizione della NASpI, l’onere di dimostrare che l’attività svolta sia di natura subordinata o che il reddito sia superiore a quello esente da imposizione fiscale spetta all’INPS. Nota a Trib. Monza 15 gennaio 2024, n.
Naspi e attività autonoma
Posta la funzione della Naspi di assicurare temporaneamente una forma di assistenza ai lavoratori che, per effetto della cessazione del rapporto di lavoro, non possono fare ricorso a forme alternative di reddito per soddisfare le esigenze primarie della vita, la
Rifiuto del trasferimento: dimissioni per giusta causa e diritto alla NASpI
La decisione del dipendente di rassegnare le proprie dimissioni dopo aver subìto un trasferimento ad altra sede distante oltre 50 km deve ritenersi, a prescindere dalla legittimità o meno del provvedimento datoriale, una scelta non volontaria, imputabile a terzi, e